mercoledì 16 aprile 2008

Mi sono fatto due conti

Stanotte mentre guardavo e riguardavo lo spoglio elettorale per la Provincia di Benevento e il Comune di Ceppaloni, mi sono fatto anch'io due conti.
E sapete cosa ho scoperto? Che, quel quasi 17% ottenuto a Benevento con due liste dell'Udeur, che ha permesso al candidato presidente del "centro-sinistra" di vincere al primo turno, avrebbe fatto comodo anche a tanti altri. Per esempio al Senato, quei voti, avrebbero permesso di ottenere senatori in Campania, e non solo. Infatti, con un po' di lungimiranza i voti dell'Udeur, messi in campo, avrebbero fruttato senatori, per esempio, anche in Calabria e in Puglia.
Io, questi semplici conticini me li sono fatti. Chissà, se anche qualcun altro se li sarà fatti? Di certo, sul mio territorio, l'Udeur c'è, è determinante e ripartirà proprio da qui. Più semplicemente diciamo, che se non sono in Parlamento, non lo ha deciso, come per altri, l'elettorato perché io, i miei elettori, li ho, me li tengo stretti, e non li ho svenduti.
A presto, Clemente

P.S. Grazie Benevento, grazie Ceppaloni

17 commenti:

rossella ha detto...

caro clemente, vedendoti su rai due mi sono molto intenerita non tanto perchè non eri presente nella scena politica ma perchè non lo hai scelto tu e come al solito tante volte le ingiustizie nel nostro paese opprimono. cmq vedendo i tuoi conticini mi tornava in mente questa domanda: perchè il tuo contributo non lo porti verso il centro e insieme ad altri si lavora per un centro moderato più forte? mi auguro una risposta. a presto rossella

pippo ha detto...

Eg. onorevole,vorrei tanto incontrarla per poter parlare con lei perche' voglio vincere l'arroganza.la presunzione e l'intolleranza dei partiti o delle coalizione che oggi si sono appropriate della mia sicilia e se lei mi volesse onorare di un suo invito sarei felicissimo di poterLe esprimere le mie idee che, a mio modesto parere, potrebbero creare qualcosa di buono anche per l'UDEUR

Angelo ha detto...

I voti dei popolari se li è presi tutti Casini..

Giuliano ha detto...

Gentilissimo e stimatissimo Clemente,
scrivo per l'ennesima volta (non mi interessa che sia pubblicato ma che Lei lo legga), per complimentarmi del risultato raggiunto nel Beneventano.
Ma, soprattutto, mi complimento per l'analisi arguta e volutamente ironica verso "quelli " che non hanno voluto accoglierla in quella che è la sua casa naturale, nella quale Lei è nato e cresciuto. Sarebbe bastata davvero una manciata di voti in alcune regioni....
Spero che questo Governo, pur non condividendolo sotto alcuni aspetti, riesca a dare al Paese una svolta decisiva, nel modo in cui Lei ha dimostrato di saper fare con riferimento alla riforma della magistratura. In modo condiviso.
Le rinnovo la mia più grande stima e La saluto cordialmente.

Irriducibile ha detto...

Caro Segretario,
bisogna ricominciare e bisogna farlo presto, c'è lo chiede il paese in debito di ossigeno e di democrazia, però mi permetta di darle un consiglio da semplice militante, stia attento alle persone che la circondano, di giuda il mondo è pieno.
Cordialmente

Federico Zuliani ha detto...

Una curiosità, senatore Mastella: lei è ancora dell'idea di un'UDEUR a livello nazionale, o sposerà la proposta di alcuni suoi dirigenti, di puntare su una Lega del Sud, che faccia concorrenza "da sinistra" al movimento di Lombardo? O, terza opzione, cederà al fascino - per lei irresistibile - del "Grande Centro"? Grazie x l'attenzione.

Mary ha detto...

Sig. Mastella da dove vuole cominciare?
Dal sud? Bene. Quel sud che non ha mai avuto risposte, tanto meno da lei e dalla sua politica.
Cominci anche da chi dissente dalla sua politica e pubblichi tutti i post, non solo quelli che le sono a favore, ben pochi o quelli, chissà che si costruisce nel suo entourage.
Io sono campana e le assicuro che lei nella maggior parte dell'opinione pubblica non gode di consensi.... (pubblichi rutti i post, anche quello che le ho inviato a proposito del suo ridicolo post a Prodi)... si comincia o ricomincia ammettendo i propri errori e ascoltando e rispondendo anche dal dissenso.... ma sembra che a lei questo non interessa....

carmine cavuoto ha detto...

Caro Ministro,
ebbi a commentare a caldo le note vicende con un messaggio - forse non giunto a destinazione per un mio errore di iscrizione al blog - così:
" On.le MINISTRO,
mi permetterà di spendere qualche parola sul suo spazio.
Ritengo che la vicenda che la vede protagonista insieme alla sua famiglia possa essere interessantissimo oggetto di studio sociologico e giuridico.
Dapprima voglio invocare il mio personale SIAMO TUTTI COLPEVOLI, per le ragioni che tenterò di illustrare.
Diversamente dagli anni di Tangentopoli in cui concutere significava sostanzialmente ottenere danaro sfruttando il proprio peso politico, con la sua vicenda si è coniata una diversa interpretazione, particolarmente evolutiva direbbero in Cassazione.
Oggi per essere incriminato è sufficiente fare nomine cui la legge pur riconosce all'organo politico tale facoltà. Partendo dal presupposto che, se quella nomina passerà e se quella nomina farà per me campagna elettorale, mi garantirà dei voti, che mi permetteranno, se candidato e se la legge elettorale mi consentirà, di ottenere una elezione.
Ma tutti ci sentiamo, allora, sotto inchiesta, come amministratori locali e come cittadini.
Si dimentica che l'organo politico -meno male- in democrazia è colletivo ed è espressione di un puzzle di interessi, spesso contrastanti, cui la politica, pur con tutti i suoi limiti, si assume l'onere-onore di portare a compensazione e mediazione.
L’ esempio lampante e territorialmente riconoscibile: Cdr di Casalduni. Apprendo che solo a seguito di un intervento di mediazione il Sindaco permette ancora di far fronte all'emergenza rifiuti, proprio perché la sua maggioranza si era spappolata sull’ospitalità al conferimento di rifiuti.
Dunque le regole della politica, elastiche fino alla soglia della legalità, possono essere cosa diversa, per tali ragioni, dalle regole di altre funzioni dello Stato.
La serie di, enormi, garanzie concesse dalla Carta costituzionale e dalle leggi di settore alle funzioni magistratuali, avevano la propria ratio nella necessità, post bellum, di tutelare l'indipendenza di una funzione primaria, finalizzata alla pari uguaglianza del giudizio. Tali garanzie hanno avuto senso fino a quando la possibilità di ingerenza nell'esercizio della funzione giudiziaria della politica era stata riservata ad una classe dirigente che, per una serie di ragioni storico-sociali, dominava la scena politica.
L'avvento del bipolarismo ha totalmente cambiato le carte in gioco.
L'alternarsi dei governi, e delle sensibilità istituzionali, ha fatto si che le leggi, l'approccio alla gestione della funzione giudiziaria, fosse continuamente oggetto di dibattito e, vista proprio l'alternanza, di diverse soluzioni legislative tali da garantire il bilanciamento delle sensibilità.
La magistratura, però, continua ad avere le stesse garanzie di intangibilità del '48!
Mi riferisco alla deresponsabilizzazione dell'azione giudiziaria, sia essa penale o civile. Qualunque cittadino, dipendente o professionista, di questo paese che incappa in un errore professionale o amministrativo, ne risponde su più piani: penale,civile, contabile, politico.
Il magistrato che agisce, in buona fede, non ne risponderà mai, pur dopo aver provato la sua superficialità o negligenza. Insomma, va provato il dolo ( nel suo caso le sarà agevole!), altrimenti nisba, il buon magistrato, se intellettualmente onesto, potrà solo dire: bèh ho esercitato una funzione costituzionalmente garantitami.
E la mia ingiusta prigionia, i miei patimenti personali e familiari, la mia vita professionale, il mio credo politico?
Nessun trafiletto, come diceva lei, potrà mai risarcire ciò che è stato superficialmente - nella migliore delle ipotesi- tolto al cittadino.
Tale irresponsabilità non è più attuale, e non risponde alle esigenze del paese.
E’ per questo che ritengo che le finalità dei provvedimenti contestati, segnatamente quelli a sua moglie ed a lei, abbiano finalità ancor più gravi, ovvero obbiettivi di politica amministrativa.
Ritengo che abbia messo le mani nell'angolo oscuro dei privilegi della casta giudiziaria, soprattutto costituiti da una intangibilità che il paese non tollera più,.
Possibile che, e mi dispiace lo abbia provato sulla sua pelle, questo paese sia vecchio in tutto, nelle dirigenze, nelle professioni, nella politica: va da sè che l'obbiettivo è quello di conservare. Conosco vecchi di vent'anni e giovani di ottanta, ma sostanzialmente la voglia di ammodernare è quanto meno più reperibile nelle nuove generazioni.
Ed allora largo ad un sud giovane e moderno, che possa far vedere i sorci verdi alle caste, a tutte e soprattutto a quelle titolari di ius vitae ac necis, che si sostanzia anche nella negazione di accesso al proprio futuro di cittadino, di politico e di professionista.
La mia formazione culturale nasce a sinistra ma colsi con preoccupazione il fatto che dieci anni fa un paese venisse ridisegnato dalla magistratura: vi era un disequilibrio pericoloso.
Come si è risolto? Con una sinistra, non tutta per fortuna - vedi D'Alema-, che egemonizzando la nuova legge elettorale ha "conservato" la (vecchia, troppo vecchia)magistratura, perdendo l'occasione di ridare all’Italia la possibilità di essere di nuovo "culla del diritto".
In questo panorama quali, dunque, le Sue colpe?
Una sola a mio avviso, l'aver tentato di intervenire su di un tema sul quale tutta la coalizione è equivoca.Una mission impossible, insomma.
Le dò atto del suo coraggio.
Allora, ben venga il chiarimento chiesto da Di Pietro, purchè passi la Sua relazione, che và, pur timidamente, nella direzione della riforma degli aspetti che dicevo.
Mi dispiaccio di averla tediata.
A Lei la scelta di pubblicare sul suo blog l’intervento
Spero solo di aver contribuito ad un dibattito che inevitabiilmente, prima o poi, sarà all'O.d.g. della politica.
In bocca al lupo.
Carmine Cavuoto, S. Leucio del Sannio (BN)"

Questo Le scrivevo prima ancora della caduta del governo Prodi.
E speravo che di tale fallimento politico non se ne facesse carico Lei.
Una lettura attenta non può che registrare che il governo Prodi non aveva nè i numeri nè la compattezza per affontare temi centrali quali quelli della giustizia, ne quelli di ammodernamento del paese (vedi TAV-politica energetica- misure economiche a sostegno delle famiglie)
Il fallimento di quella esperienza era nelle premesse.
Mi dispiaccio di una sola cosa: che tali incapacità abbiano avuto una vittima sacrificale, ovvero Clemente Mastella ed il Suo partito.
Si è caricato sulle spalle una implosione di cui, certo, non era stato artefice.
L'unico appunto che Le faccio è quello di non aver comunicato efficentemente al paese che solo quelle erano le ragioni di un, preannunciato, fallimento del centro-sinistra.
Nello stesso frangente, però, è stato chiaro a tutti che dietro quella scorza di politico navigato vi era una umanità assolutamente non intaccata da tanti anni di politica.
E' stata, per me personalmente, una vera scoperta.
Le dico di più è stata come toccare con mano l'applicazione reale di criteri di vita cristiani.
Nessun desiderio di vendetta dalle sue parole, nemmeno a S. Leucio, ma il vivere un sereno percorso verso una "Pasqua".
Per un laico come me che pensava che l'invocazione dei valori cristiani fosse solo un definire una appartenenza, Le assicuro, è stata una felice scoperta di coerenza troppo poca frequentata in altri ambienti.
E' chiaro che ripartire sarà difficile e bellissimo, purchè, si riparta da una classe dirigente che viva una esperienza politica non come la ricerca di un posto al sole, ma che scommetta sulla modernità a viso aperto e riproponga la questione meridionale partendo dalle necessità delle nostre terre.
Su questo,ritengo, è possibile scremare i compagni di viaggio.
L'intera Sua vicenda ha creato in molti uomini di buona volontà questa attesa.
Il campo è libero ed il confronto è aperto perchè è tempo di tenere la schiena dritta ed avere la testa alta.
Se questo è il percorso noi ci saremo, convintamente.
Spero di incontrarla e di, magari, sentire dalla Sua voce i commenti al mio, forse inopportuno, sfogo.
Con stima.
Carmine Cavuoto, San Leucio

Anonimo ha detto...

stiamo pur sempre parlando della sua zona o no? è normale che lei prenda voti in quella zona.
come è normale prendere voti per di pietro in molise, bossi al nord, cuffaro in sicilia e via dicendo...

pippo ha detto...

buongiorno segretario,non riesco proprio a mettermi in contatto con lei in nessun modo e questo e' l'unico che mi resta ma vedo che nonostante tutto non ricevo nessuna risposta.Forse non legge i post? Spero che sia solo mancanza di tempo. Comunque,volevo dirle che qui in Sicilia c'e' gente che e' pronta a combattere per e con Lei per ripristinare quella Democrazia che ormai ci manca da tanto tempo e non dare via libera a quei partiti(leggi MPA-PDL) che oggi si sentono i padroni della nostra terra solo perche' hanno avuto via libera da una parte della sinistra.Aspettando un suo cenno di risposta e magari un invito da parte sua, ovunque Lei voglia, le auguro tanto bene
P.S. Si liberi della vecchia classe dirigente e guardi al nuovo

pippo ha detto...

Comunque, spero che la Provincia di Benevento e il Comune di Ceppaloni non siano solo il suo mondo e che voglia tenere in considerazioni il fatto che una "guerra" politica va affrontata su tutto il territorio nazionale e che ci sono persone,come me, pronti a combattere contro i presuntuosi , gli arroganti e gli intolleranti.
Spero che la Sicilia sia una terra che possa interessarla e se la sua risposta e' affermativa la prego di contattarmi

daren ha detto...

Egregio Clemente,
i Suoi conticini lasciano il tempo che trovano. In realtà c'è stata una semplificazione (da moltissimi auspicata) del sistema politico. I cosiddetti "nanetti", come poco simpaticamente li chiama Sartori, sono spariti. Ma qello che più conta è sparita la sinistra estrema, la sinistra dei NO a prescindre (come diceva il grande Totò).
Vorrei che i voti dei suoi elettori Lei pensasse a convogliarli o sul centro o, ancora meglio, sul PdL che, secondo me, Le sarebbe molto congeniale. Lai, mi creda, non ha ulla a che spartire con il centrosinistra.
Mi iacerebbe sapere cosa ne pensa.
Saluti
Renato

alessandro ha detto...

Carissimo Senatore, ripartire dal territorio significa anche e necessariamente modificare alcune condotte sin qui tenute. Per riconquistare consensi sul territorio e possibilimente incrementarli, bisogna ritornare alla politica del porta a porta, mettendo in campo tutte le migliori energie ed individualità attualmente disponibili. Ad esempio, vedo che altri partiti maggiori non disdegnano e non hanno mai disdegnato visite alle realtà produttive del territorio campano, questo sia per ottenere visibilità , sia per acquisire consensi. Che ne pensa, se l'attuale ed indiscussa leader mediatica dell'Udeur, in qualità di Presidente del Consiglio Regionale della Campania, nel corso delle sue visite "istituzionali", non metta in agenda, visite ai maggiori comprensori industriali Campani. Sarebbe una mossa per ottenere visibilità e consenso ed al tempo stesso penetrare in aree, dove per anni,nel bene e nel male l'hanno fatta da padrosi i sindacati e la sinistra in genere.
Cordialità.

Roberto Riccio ha detto...

Carissimo Mastella,
noto con rammarico che molti ex fedelissimi UDEUR hanno abbandonato la barca per salire su altri natanti non appena le acque si annunciavano agitate: questo la dice lunga sulla serietà di molti ex collaboratori che hanno pensato più a loro stessi e non a rappresentare i loro elettori.
Sulle recenti elezioni vorrei fare un ragionamento che nessun opinionista ha fatto notare sui media circa la reale rappresentatività in parlamento: 47 milioni 295mila gli italiani aventi diritto al voto dei quali circa 9 milioni non è andato a votare. Immaginiamoci per ipotesi che il 100% degli Italiani avesse votato: la coalizione vincente avrebbe potuto ottenere - ad essere larghi – 3 milioni di voti in più quindi solo 20.000.000 di elettori avrebbero votato per la maggioranza (17.000.000 reali + 3.000.000 potenziali non espressi) contro 27.295.000 che avrebbe votato contro.
Può reggere questo sistema elettorale? Qui siamo in presenza di una sorta di dittatura che il cittadino subisce e forse neanche se ne accorge.
Meglio quando c’erano le alleanze tra i partiti! Almeno la percentuale dei sostenitori dei partiti di governo erano davvero la maggioranza. Lo sbarramento, il premio di maggioranza e l’impossibilità ad esprimere preferenze hanno falsato il sistema democratico sulla rappresentatività.
Il periodo di riflessione dell’UDEUR, adesso che la burrasca è passata, mi auguro che venga messo a frutto per consolidare le figure degli esponenti meritevoli nonché per portare avanti la voce di un ripristino di democrazia sul tema della rappresentatività.
L’assurdo attacco mediatico verso l’UDEUR e la parallela criminalizzazione di tutti i partiti minori è stato un vantaggio al tema del “voto utile” che ha dato il risultato che conosciamo. Ma in un Paese dove si riconoscono i diritti per ogni tipo di minoranza (razziale, religiosa, linguistica, di orientamento sessuale ecc.) non pare strano che non vengano riconosciute le minoranze politiche?
Cordialità
Roberto Riccio

Michele Albino Perone ha detto...

caro mastella, fare i conti ormai non serve a niente , il dato è che l'italia ha dato una risposta certa, "basta assistere a giochi di poltrone", il malessere dei cittadini è aumentato , è arrivato il momento di fare l'Italia.
Con questo non voglio fare una critica al tuo operato anzi, spero di vederti ancora nelle scene politiche Italiane, dopo Fini potevi essere un altro elemento valido del popolo della libertà.

Vale ha detto...

quali elettori?i falsi democristiani o i falsi comunisti?

alessandro ha detto...

Carissimo Senatore, circa un mese fa, nel commentare questo post, la invitai a ripartire subito con tutti i mezzi e tutte le risorse. Bene le sue riflessioni sulle tematiche di attualità, ma ripeto, cerchiamo di inserirci in quelle fasce di consenso popolare che attualmente sono disorientate. Inseriamoci anche nelle fabbriche, ma subito!!! le organizzazioni sindacali sono allo sbando.Chi prima arriva troverà alloggio e quindi consenso.E' proprio di queste ore la notizia che il Governatore a breve visiterà gli stabilimenti Alenia. Stà per caso preparando il terreno per una imminente campagna elettorale ? A proposito, cosa ne pensa delle affermazioni riportate oggi dal quotidiano "La Repubblica" in merito all'incontro Fava - Veltroni? Perche' consentire ancora affermazioni del tipo ma l'UDC non è l'UDEUR di Mastella? Per caso Veltroni, dopo il fallimento, stà ripensando a ricostruire il centro sinistra facendo una vergognosa retromarcia?
Come ci porremo noi?
Ci faccia sapere come la pensa, grazie.