lunedì 2 luglio 2007
Mastella allo specchio
Prima di imbarcarmi nella decisione di aprire questo blog mi sono fatto delle domande e mi sono dato delle risposte, come nel "tormentone" televisivo "Sottovoce" dell'amico Gigi Marzullo. Domande e risposte che dopo aver scritto e riletto i primi "post" molto "istituzionali" diventano ancor di più di attualità: 1)Può un politico e per di più un ministro, utilizzare uno strumento - diario come questo per dialogare con i più giovani, con gli elettori di tutti i partiti - o anche con chi non si reca più a votare - per scambiare opinioni e spiegare ciò che fa e ciò che dice? 2)E' giusto che chi ha responsabilità di governo si mostri dubbioso, chieda giudizi, cerchi di regolarsi nel suo comportamento quotidiano anche con la popolazione web? 3)E' giusto rischiare di far la parte della settantenne in minigonna, come molti vedo fanno rincorrendo a tutti i costi la modernità, solo perchè si sente di aver qualche cosa da dire? 4)E' infine corretto aprire un blog quando si è in maggioranza e pertanto più che fare domande bisognerebbe dare risposte? A tutte le domande mi sono risposto di si. A patto di farlo in buonafede, A condizione di mettermi lì, cioè qui, e studiare questo nuovo mezzo di comunicazione. Come farei per una nuova lingua. Credendoci realmente, togliendo un po' di filtri tra chi affronta la vita con i suoi problemi quotidianamente e chi, come me, oltre a farlo deve anche trovare soluzioni per la società. E per chi la rappresenterà in futuro. E ho deciso di provare. Chiaramente dovrò, per cause di forza maggiore, trattare alcuni temi in modo più istituzionale e altri in maniera, diciamo così, più leggera. Ma sia in un caso che nell'altro sarò sempre io. Io che scrivo. Io che vi parlo. E soprattutto che vi ascolto.
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