lunedì 9 luglio 2007

Oggi che la chiedo io

Curiosa questa storia delle comissioni d'inchiesta. Ogni volta che è accaduto qualche cosa in Italia, qualunque cosa, c'è chi si è alzato in piedi e ha proposto una commissione parlamentare d'inchiesta. Spesso con successo. Oggi che la chiedo io, per un fatto così grave come lo spionaggio di magistrati (non solo italiani)avvenuto ad opera dei servizi segreti, c'è chi fa opera di scetticismo, chi si indigna, e chi afferma che esistono già i mezzi per essere messi a conoscenza di quanto è avvenuto in questi anni. Io continuo a non esserne affatto convinto. Il fatto è molto grave e la commissione penso proprio che non sia eludibile. Magistrati spiati, schedati con i loro familiari e boicottati e ostacolati nel loro lavoro. E non è che per il solo fatto di essere un ministro, e della Giustizia per di più, io debba perdere il mio diritto di cittadino di essere informato con esattezza di pagine chiuse del libro messo sullo scaffale prima di me. Che dite? Gli diamo un'occhiata pubblica e insieme per capire le responsabilità politiche della questione o no?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Egregio Senatore e Ministro, la cosa che mi infastidisce e' sapere che la democrazia di questo paese e' fondata sul segreto di Stato, se la democrazia vuol dire trasparenza,erchè queste condizioni di segretezza? Perchè il cittadino non deve sapere?

Proprio i recenti scandali bancari hanno mostrato retroterra nei quali è percepibile come queste condizioni di "segretazione" di atti concernenti materia finanziaria contribuiscono a rendere particolarmente difficile qualsiasi controllo e verifica dall'esterno.

L'Italia dunque poggia "legalmente" sul contrario della trasparenza.
E sempre "legalmente" gli italiani sono tenuti a versare lacrime e sangue per pagare l'invenzione dei banchieri, cioè il cosidetto "debito pubblico", che con l'avvallo di politicanti - per i quali il bianco è uguale al nero - è diventato la ragione dell'imposizione (e già la parola è significativa) di finanziarie sempre più truffaldine e deprimenti l'economia intera, con la conseguente depressione di qualsiasi iniziativa o creatività del cittadino.

Che ne pensa?

Giovanni Sandi

www.signoraggio.it

Anonimo ha detto...

un commissione di inchiesta?
può servire?
Di qualche commissione di inchieste specie le più recenti non ho una buona opinione
sono servite ad operazioni di killeraggio delle opposizioni...

vediamo come va a finire

Clemente Mastella ha detto...

Non è affatto così. La democrazia in Italia non è fondata su quello che dice lei. E' anzi la trasparenza che fa sì che si sappiano molte più cose che in altri paesi.