domenica 23 settembre 2007

Sono io il Male d'Italia?

Scrivo da casa. Rilassandomi un po' al termine di una settimana durissima e stressante che ha visto ricominciare in tv "Anno Zero" con un violento attacco contro di me. D'altra parte la scorsa stagione la trasmissione si era conclusa con un attacco sempre a me. In linea dunque. Come se io sia l'emblema del Male. Sono io il Male d'Italia? Una settimana piena d'amarezza, ma anche di tanta solidarietà per fortuna. Dalla polizia penitenziaria a chi mi conosce per ciò che sono e che faccio, alla gente per strada che mi ha fermato per salutarmi e parlarmi. Certo dopo una settimana in cui il volume di fuoco sparato nei miei confronti è stato quello che è stato c'è anche in giro chi mi guarda in cagnesco. Vi racconto un episodio emblematico. Emblematico anche della superficialità di giudizio e dei luoghi comuni nei miei confronti.
Ero al ristorante a Napoli ieri, con mia moglie e alcuni amici. Al tavolo accanto due coppie mi guardavano e parlavano tra loro in inglese. Una coppia era americana di origini cinesi, l'altra italiana. La coppia italiana si lamentava della politica e spiegava all'altra, sempre in inglese, tutto ciò che non va in questo paese. Poi indicando me hanno detto altre cose e mi hanno additato come uno della Casta di intoccabili. E giù giudizi sommari e duri. Mia moglie che capisce bene l'inglese e lo parla altrettanto bene ha fatto allora una di quelle cose che solo una moglie può fare. Si è alzata dal tavolo e si è avvicinata alle due coppie presentandosi, e difendendo il marito: State parlando di mio marito, e ne state parlando molto male. Lo conoscete? Ha fatto qualche cosa in particolare che volete discutere? Parliamone subito. Ditemi, che vi si possa rispondere..." Da qui è partita una conversazione in cui, essendomi aggiunto anche io, è andata avanti per un po'. Lui era un professore di Potenza, arrabbiato contro tutti e tutto, fan di Grillo ed elettore di sinistra deluso e amareggiato. Si è lamentato con me che si fa troppo poco per il Sud,( " e lo dice a me? - ho risposto -come se ci fossero altri politici oltre a me a tentare di portare il discorso politico sul meridione..) e che il nostro paese non capisce l'importanza dei mercati stranieri. Che non facciamo abbastanza per sfondare in Cina, ad esempio. E dire invece che gli imprenditori italiani si stanno dando da fare in quella direzione. E' finita che si sono voluti fare una fotografia insieme a me. Questo episodio però è anche un sintomo che esiste ormai una convinzione diffusa e un pò superficiale delle cose che non vanno bene in Italia. Una vena di qualunquismo che si mischia all'antipolitica e a proteste giuste e che le soverchia.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Grillo non fa alcuna "censura" sul suo BLOG. Tu si.

D'altronde un BLOG con censura non è un BLOG, ma un ABORTO, qualcosa che nasce già morto.

Nei tuo post, come in televisione non dici assolutamente niente: non fornisci fonti, dati, riferimenti, per accertare che quanto affermi sia vero o falso. Solo storie, chiacchiere, parole... Perche invece di attaccare Grillo non rispondi alle questioni che ti contesta?

Io, come molti altri, vogliamo TRASPARENZA (il che comporta anche qualche parolaccia, ma non è la fine del mondo!), cosa che è possibile in internet. Ma tu continui ad usare internet come la televisione: a senso unico, senza contraddittorio.

Finirà presto questo governo, e con esso il tuo ministero.

saluti
Valerio Guagnelli Scanzani

Anonimo ha detto...

Buonasera Sen. Clemente Mastella,
è da un po' che volevo visitare il Suo blog... stasera l'ho fatto.
Non sono persona da polemiche, né politicizzata e mi fare piacere avviare con Lei un dialogo costruttivo su quanto sto per scriverle.
Mi piace l'idea del blog, anche se oggi è diventata una moda, una forma di comunicazione, a volte usata male per alcuni elementi.
Lei il male d'Italia? Non credo ma a parte questo, il "vittimismo" (e mi scuso se non è Sua intenzione) non trovo sia la forma di comunicazione più giusta. Forse la gente vuole un contatto vero, e su questo mi congratulo per il fatto che sia Lei a riposndere personalmente, un contatto che permetta di capire, di approfondire e scoprire anche i Suoi pensieri.
Questo è un Suo spazio personale... perchè usare la firma Sen. Clemente Mastella? Allontana un po'... tutto qua!
Perchè a volte le Sue risposte sono scontrose? é dalla diversità che nasce il confronto ed il dialogo.
Perchè far intervenire prima Sua moglie?
Perchè parlare di Grillo?
Le ho scritto dandole del "lei" perchè questo mi è stato imposto dallo stile comunicativo che Lei ha adottato... avrei preferito il "tu" non per senso di non rispetto ma per senso di vicinanza ad un uomo che fa politica.
La ringrazio comunque anche per aver letto questo mio commento!
Le auguro una buona serata!
Solidea

Anonimo ha detto...

So che lei non approverà MAI e poi MAI questo commento data l'ormai scarsa democrazia che vige in Italia, oppure lo farà per far vedere che lei è davvero un uomo dal cuore grande grande grande, non come quel "delinquente senza cuore" di Grillo!! Ad ogni modo quello che voglio comunicarle è un macroscopico errore: "Come se io sia l'emblema del Male." Oh mio dio! Io dall'alto dei miei 19 anni e dal mio diploma di maturità classica so parlare meglio del Ministro della Giustizia?! Ma sarà sicuramente una svista, vero? Eh come siete distratti voi politici, o forse avete solo bisogno di una rinfrecatina sulle regole grammaticali italiane? Se è questo il problema io do ripetizioni di grammatica.. se siete interessati chiedete pure, sono di Roma quindi se volete in uno dei RARI momenti in cui non siete in aula possiamo parlare un pò di congiuntivi e affini!

Veronica D. da Roma

Clemente Mastella ha detto...

Come se io sia o come se io fossi. In questo caso, per come è costruita la frase, non c'è un errore. Le lezioni di grammatica puoi anche continuare a prenderle. A insegnare, Veronica, c'è sempre tempo.

Anonimo ha detto...

Sig. Mastella, lei non è l'emblema del Male, ma in quanto Ministro della Giustizia, se c'è qualcosa che va male, deve prendersi tutte le responsabilità.
Se la attaccano per farle notare le conseguenze dei suoi errori non è colpa di chi l'attacca, ma dei suoi errori.

Giovanni S.

Anonimo ha detto...

Si.

Clemente Mastella ha detto...

Bene Vagus, allora da domani faccio come Grillo, non lascio aperto a tutti ma solo a chi si registra sul mio blog. Solo che io lo farei per non dover selezionare commenti a cui rispondere tra oltre 4000 mila commenti di parolacce e insulti. Lui credo lo faccia per altri motivi, compresi mailing list preziose. Ok ?

Unknown ha detto...

Io da registrato non ho visto un solo mio commento....
che strano....